
Prima serata a teatro con KILLER JOE: attori fantastici, storia scioccante! Leggi i commenti dei partecipanti
13 Dicembre 2010Hits: 85
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Ieri in 25 siamo andati a vedere al Teatro dell’Angelo KILLER JOE, con alcuni degli attori della serie e del film ROMANZO CRIMINALE, primo tra tutti ER LIBANESE, il grande Francesco Montanari. La storia comica e drammatica, a tinte forti, non ha mancato di scioccare parte del pubblico, in specie quelli di una certa età, entusiasmando invece i giovani, abituati a linguaggi e spaccati più forti. Certo è che la prova degli attori è stata davvero magistrale. Vi consigliamo di andare a vederlo, anche se dovete prepararvi a scene piuttosto forti.
Il prossimo appuntamento teatrale sarà di genere completamente diverso. Si tratta dell’opera NELL’ANNO DEL SIGNORE della trilogia di Magni su Roma, opera selezionata per il 150° dell’Unità d’Italia, domenica 9 gennaio sempre alle 17.30. Le prenotazioni sono aperte fino al 30 dicembre e sono già stati prenotati 15 posti. Per maggiori dettagli, CLICCATE QUI.
Qui sotto mettiamo una serie di pezzi dell’opera teatrale e invitiamo quanti hanno partecipato a voler lasciare un loro commento:
Storia davvero molto dura, intensa ma coinvolgente, di certo non ci si annoia visto anche il ritmo e la velocità con cui la storia si svolge. Gli attori sono davvero eccezionali con un tema del genere non era facile recitare in quel modo.
Pensavo fosse una storia blanda o noiosa, invece è stata proprio una bella esperienza. Nella storia c’era aggressività e violenza. ma tutto si svolgeva in allegria e con tante battute. Bravi tutti gli attori, ma in particolare l’attore di Killer joe e la ragazza che faceva Doroty. C’era anche un grande significato perché la storia mostra il grande disagio sociale di certe famiglie e come da questo si arrivi anche a fare le cose più impensabili. Bello davvero.
killer Joe è stata una rappresentazione fenomenale di Francesco Montanari e del resto del cast. Mi è piaciuto davvero tanto che sono praticamente saltata sulla sedia. La story era intensa e mi ha tenuto incollata. Ad essere onesta non sono riuscita a capire ogni singola parola che è stata detta, ma visto il modo fantastico di recitare, capito cosa effettivamente stava accadendo. Prima di vedere lo spettacolo, non conoscevo la storia, ma mi è stato detto che effettivamente è un’opera americana, così mi ha attratto ancora di più: dovete andare a vederlo!
Killer Joe had phenomenal acting from Francesco Montanari and rest of the cast. I really enjoyed it that I pratically jumped out of my seat.The story line was intense and kept my attention throughout. To be honest I could not understand every single word that was said, but because of the fantastic acting I understood what is actually happening. Before watching I was not familiar with the story but I was told that it is actually an american show, so this has attracted me. This is a must see!
La trama era davvero forte, un tema abbastanza duro che non mi aspettavo di vedere a teatro. Gli attori erano molto bravi, ma mi è piaciuta in particolare Doroty.
Una rappresentazione teatrale degna del miglior Bukowsky intriso di accenti “tarantineschi” in un contesto sociale tra la Magliana e i palazzoni di Tor Bella Monaca. Le battute a colpi di mitraglietta automatica ricalcano stile e ritmo che non passano inosservati: non c’è tempo per analizzare il dialogo, lo si deve subire senza paura.
Storia semplicemente sconvolgente quanto ruvida negli argomenti proposti sparati sul pubblico senza pudore.
Non adatto a perbenisti o facinorosi cattolici.
Da concedere il bis!
Spettacolo particolarmente coinvolgente nella crudezza nello sviscerare uno sfacciato di vita di periferia, dove è difficile mantenere principi e valori, in cui emerge una quotidianità feroce che logora. Ottima la regia e l’interpretazione dei singoli attori.
Uno spettacolo d’avanguardia in cui la storia rispecchia la realtà di una famiglia disagiata, uno spaccato di società problematica e delinquenziale. Gli attori, secondo me, hanno interpretato bene una parte difficile in una storia molto dura, con scene forti, però questo tipo di teatro che rispecchia delle situazioni di disagio della realtà e ti dà un’altra visione delle cose e ti spiega anche questo tipo di realtà e questo tipo di contesto.
Certamente affrontano problemi, non so quanto ci sia di vero (forse perché ho 82 anni o forse per la mia educazione!). Mi ricordo che quando insegnavo in una scuola popolare, un ragazzo affermò che tutte le donne sono ‘mignotte’, ed io risposi che probabilmente lo erano sua madre e sua sorella. La cosa finì così, ma io il giorno dopo gli parlai, dicendogli che io ero stata fortunata a nascere nella mia famiglia e non avevo diritto di fare certe affermazioni!
E’ pur vero che il teatro deve affrontare le infinite situazioni della vita, ma non nascondo di essere rimasta allibita, forse scioccata dal linguaggio pesante, volgare, al quale non sono abituata. La situazione mi è sembrata estrema, sicuramente rara, se non unica. Ho ammirato gli attori che sono stati bravi, coraggiosi ad affrontare un argomento così difficile, dove i sentimenti espressi sono odio, individualismo, egoismo.
Parlare di rara e unica riferendosi alla situazione familiare, sociale che abbiamo visto rappresentata in questo spettacolo mi sembra un pò eccessivo. Ma dove crediamo di vivere? O meglio, crediamo che si viva solo come si vive nelle nostre quattro mura? Riteniamoci fortunati quando lo siamo e non stupiamoci troppo di quello che fa parte della realtà, guardiamola e riflettiamoci. Lo spettacolo, gli attori e il teatro mi sono piaciuti e anche e la compagnia (intendo il gruppo di Punto a capo!). A presto per il prossimo spettacolo 🙂
Spettacolo molto bello e molto forte, piacendomi i racconti cosidetti “pulp” la sensazione che mi ha lasciato è stata molto positiva. Bravi inoltre gli attori che con efficacia rendono lo squallore la violenza di vite vissute sul filo del rasoio, al margine di morale ed etica; forse l’unico un pò ingessato mi è parso Montanari, ma è anche vero che il personaggio forse richiedeva un’interpretazione granitica e monocorde.
L’ultima considerazione la dedico alla grandiosa Graziella che ci ha regalato un divertentissimo spettacolo dopo lo spettacolo. Graziè sei un mito! 😀
Bisso il commento per concordare sull’ingessatura di Montanari (che però mi sembra resti sempre ingessato, almeno nei suoi lavori che ho visto!) e sulla meravigliosa Graziella…un applauso a te e alla tua radiosità!