
Aggiornamento, 30 gennaio: visita alle Domus Romane, Museo dell’Immigrazione e Ghetto. Posti esauriti!
14 Dicembre 2010Hits: 119
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Domenica 30 gennaio ci sarà una giornata e un’occasione unica di visita ed esplorazione della Roma più bella. Si inizia la mattina con la visita delle Domus Romane, recentemente restaurate, sotto Palazzo Valentini. Abbiamo al massimo 45 posti, divisi in 3 turni di visita, il primo dei quali alle 9.30 il secondo alle 10.00, il terzo alle 10.30. La visita dura circa 1 ora e 10 minuti.
Dopo la visita delle Domus Romane, si potrà visitare il vicino, bellissimo Museo dell’Immigrazione al Vittoriano. Quindi un’immersione in due fantastici luoghi a pochi metri di distanza uno dall’altro.
In concomitanza del Giorno della Memoria del 27 gennaio, abbiamo incluso un pomeriggio al Ghetto imperdibile.
Per pranzo ci trasferiamo al Ghetto, dove dopo aver mangiato un filetto al baccalà o un panino kosher e riposatici un po’, ci trasferiremo alla Sinagoga, dove abbiamo una visita guidata prenotata alle ore 15.00. Dopo la visita, che durerà circa un’ora, abbiamo una vista guidata del Ghetto al tramonto, tra le vie della Roma di un tempo. La visita della Sinagoga avrà un costo di 6,50 a persona, da pagare entro il 15 gennaio in associazione. La visita guidata avrà un costo di 8 euro, che vanno versati insieme al costo della visita al tempio maggiore. Ovviamente si può anche prenotare solo per le visite del mattino o solo per quelle del pomeriggio.
DOMUS ROMANE PALAZZO VALENTINI. Posti disponibili: 45. Posti prenotati: 45 ESAURITI!
Posti disponibili: 50. Posti prenotati Sinagoga e Ghetto: 47
Alle 17.30 la giornata con noi sarà conclusa.
Ci è arrivata la Comunicazione da parte della concessionaria dei biglietti di Palazzo Valentini, la visita alle Domus Romane non è più gratuita, ma a pagamento. Il biglietto intero è 7,50€, Ridotto 5,50 € (per i visitatori di età compresa tra i 6 e i 25 anni, over 65 e possessori della “Provinz” Card, titolari di apposite convenzioni), titolari di apposite convenzioni***. Gratuito solo per bambini fino a 6 anni.
Inoltre, ci hanno comunicato che il primo gruppo effettua la prima visita alle 9.30 e il secondo alle 10.00, il terzo 10.30, quindi all’uscita del secondo si andrà tutti insieme al Museo dell’Immigrazione. Infine, il costo del biglietto dovrà essere versato entro e non oltre il 14 gennaio, quindi il time limit per versare il costo totale dei biglietti è anticipato al 13 gennaio.
*** Convenzioni
aci – show your card, associazione arci, coop (valida per due persone), fai – fondo ambiente italiano, feltrinelli media store (valida per due persone), touring club, fnac, aig, ostelli emilia romagna e hostelling international, anisa associazione nazionale insegnanti, carta perdue (valida per due persone), civita card (valida per due persone), cts card, dante alighieri, enel-civita, fmr symposium, gambero rosso, ivm club – i viaggi di mercatore, santa cecilia (valida per due persone), telecom-civita, utenti registrati sito civita, bnl (dipendenti) (valida per due persone), pirelli (dipendenti), ina assitalia agenzie generali, unicredit group (dipendenti) (valida per due persone), dipendenti bat italia (valida per due persone), possessori provinz card
Riassunto dettagli giornata:
- Visita a Palazzo Valentini. Durata: 1h10 circa. Durata 1h10 circa. Biglietto intero 7,50 €
- Visita al Museo dell’Immigrazione al Vittoriano. Gratuita
- Pranzo al sacco kosher con filetti di baccalà e panini al felafel (spese proprie)
- Visita guidata alla sinagoga di Roma. Durata: 1 ora circa. Biglietto ridotto gruppo: 6,50 euro a persona adulta. I bambini fino a 10 anni entrano gratuitamente. Dai 10 ai 18 anni biglietto ridotto: 4,00 euro. Il saldo del biglietto deve essere versato in associazione entro il 13 gennaio.
- Visita guidata del Ghetto al tramonto. Durata: circa 1h15. Biglietto adulti: 8,00 euro. I bambini da 0 a 10 anni partecipano gratuitamente. Dai 10 ai 18 anni biglietto ridotto: 5,00 euro. Il saldo del biglietto deve essere versato in associazione entro il 15 gennaio.
E’ possibile effettuare le visite solo parzialmente, previa indicazione all’atto della prenotazione.
Per prenotazioni:
- con il modulo
- per telefono: 0693801036 – 0695557480 (anche lasciando il messaggio e i recapiti in segreteria telefonica)
- via mail: gite@puntoacapo.info
Ecco la descrizione breve delle cose bellissime che andremo a vedere:
DOMUS ROMANE, PALAZZO VALENTINI. Il suggestivo percorso tra i resti di Domus patrizie di età imperiale, appartenenti a potenti famiglie dell’epoca, forse a senatori, con mosaici, pareti decorate, pavimenti policromi, basolati e altri reperti, è supportato da un intervento di valorizzazione curato da Piero angela e da un’équipe di tecnici ed esperti, quali Paco lanciano e Gaetano Capasso, che hanno ridato vita alle testimonianze del passato attraverso ricostruzioni virtuali, effetti grafici e filmati.
Il visitatore vedrà rinascere strutture murarie, ambienti, peristilii, terme, saloni, decorazioni, cucine, arredi, compiendo così un viaggio virtuale dentro una grande Domus dell’antica Roma. Completa il percorso un grande plastico ricostruttivo dell’area in età romana e delle varie fasi di Palazzo Valentini, grazie al quale il visitatore può ricollocarsi all’interno del contesto urbano attraverso le sue numerose stratificazioni storiche. Un esempio unico e prezioso di come il patrimonio artistico dell’antichità, riconsegnato da un’opera attenta e rigorosa di restauro e riqualificazione, possa essere valorizzato attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie.
MUSEO DELL’IMMIGRAZIONE, VITTORIANO. Dal 1861 ad oggi sono emigrati più di 29 milioni di italiani. A due anni dalla ricorrenza del 150esimo anniversario dalla proclamazione del Regno d’Italia, nasce il Museo nazionale dell’emigrazione italiana, promosso dal ministero degli Affari esteri con la collaborazione del ministero per i Beni e le Attività culturali. Sono tre le sezioni principali attraverso cui si snoda il percorso museale: il percorso storico di riferimento; il percorso espositivo regionale; il viaggio interattivo nell’emigrazione italiana. La prima sezione ripercorre la nascita e lo sviluppo della grande emigrazione italiana, caratterizzata della dimensione del lavoro, attraverso tabelle didattiche, testimonianze audio, foto, giornali e riviste d’epoca, frasi significative, oggetti caratteristici e date salienti. La seconda sezione traccia una geografia dell’emigrazione, grazie alla partecipazione degli assessorati, delle istituzioni e delle associazioni regionali, approfondendo le caratteristiche migratorie peculiari di ogni singola regione. La terza sezione del museo sarà un viaggio nell’emigrazione attraverso aree tematiche che consentiranno al visitatore di avere una conoscenza interattiva dell’intero periodo storico tramite il cinema, la letteratura, la musica, oggetti e documenti rari. In occasione dell’inaugurazione del museo sarà inoltre presentato un sito web finalizzato al censimento in chiave regionale di tutti i soggetti inerenti l’emigrazione italiana.
SINAGOGA, TEMPIO MAGGIORE, PORTICO D’OTTAVIA. Il Museo Ebraico di Roma, ospitato nel complesso monumentale del Tempio Maggiore, è aperto dal 1960 per ospitare le raccolte della Comunità Ebraica di Roma: argenti romani del Sei e Settecento, tessuti preziosi provenienti da ogni parte d’Europa, pergamene miniate, marmi scampati alla distruzione delle Cinque Scole del ghetto. Sei sale espositive completamente nuove, con un percorso didattico studiato per offrire risalto ai magnifici oggetti d’arte e ai preziosi documenti, che raccontano la storia bimillenaria degli ebrei di Roma, le relazioni fra gli ebrei e la città, le feste dell’anno e quelle della vita. Un punto di riferimento unico per scoprire le tradizioni, la religione e la storia degli ebrei romani, appartenenti a una comunità fra le più antiche al mondo.
VISITA AL GHETTO. Il Ghetto ebraico di Roma è tra i più antichi ghetti del mondo; è sorto infatti 40 anni dopo quello di Venezia che è il primo in assoluto. Il termine deriva dal nome della contradaveneziana, gheto, dove esisteva una fonderia (appunto gheto in veneziano), ove gli ebrei di quella città furono costretti a risiedere o forse dal caldeo geth (segregazione). La zona che i romani oggi indicano come Ghetto è all’incirca delimitata da Via Arenula, Via dei Falegnami, Via de’ Funari, Via della Tribuna di Campitelli, Via del Portico d’Ottavia e Lungotevere de’ Cenci. Il Ghetto storico era invece molto più ristretto e situato all’incirca tra le attuali Via del Portico d’Ottavia, Piazza delle Cinque Scole ed il Tevere.
La sorte di quella zona venne decisa nel 1875, quando il Parlamento deliberò e finanziò la costruzione dei famosi “muraglioni” di arginatura, per difendere Roma dalle piene del suo fiume. Infatti, il solo sventramento necessario alla creazione dello spazio per il tracciato del lungotevere, avrebbe comportato la demolizione di circa metà del vecchio Ghetto. Con l’occasione, si stabilì di portare a termine una più radicale opera di risanamento, che si concretizzò nel radere al suolo praticamente ogni edificio del vecchio Ghetto e nella creazione degli attuali quattro isolati. Dopo il 20 settembre 1870 gli ebrei romani hanno stabilito la loro residenza anche in altre zone della città, pur mantenendo un attaccamento particolare per la vecchia area del Ghetto, nel quale o nelle immediate vicinanze del quale sono tuttora situati i principali punti di riferimento della comunità ebraica romana.
Il Portico di Ottavia (porticus Octaviae) è un complesso monumentale di Roma antica, edificato nella zona del Circo Flaminio in epoca augustea . L’insieme monumentale sostituiva il “portico di Metello” (porticus Metelli), del II secolo a.C., ed era costituito da un recinto porticato che circondava i templi di Giunone Regina e di Giove Statore. I resti attualmente visibili appartengono ad una radicale ricostruzione dell’epoca di Settimio Severo. Sono attualmente visibili i resti dell’ingresso centrale sul lato verso il Circo Flaminio, nella ricostruzione severiana. Altri ingressi simili dovevano essere presenti al centro degli altri tre lati. L’ingresso aveva due facciate uguali e simmetriche, esterna e interna, con quattro colonne tra due pilastri a capitelli corinzi figurati, con un’aquila al posto del fiore dell’abaco.
- chi deve entrare alle 9.30, deve stare a Palazzo Valentini alle 9.00;
- chi deve entrare alle 10.00, deve stare a Palazzo Valentini almeno alle 9.30;
- chi deve entrare alle 10.30, deve stare a Palazzo Valentini almeno alle 10,00.
- Ai soci è chiesto un contributo di 1 euro a persona.
- Ai non soci è chiesto un contributo di 2 euro a persona.
- Ai bambini fino a 12 anni (soci o non) è richiesto un contributo di 1 euro a persona.