8 marzo: anche quest’anno la Festa della Donna da noi è piena di sorprese e temi importanti!

8 marzo: anche quest’anno la Festa della Donna da noi è piena di sorprese e temi importanti!

4 Marzo 2012 0 Di puntoacapo

Hits: 80

Articolo letto 1974 volte!

Visto il successo che ha avuto lo scorso anno la nostra formula di Festa della Donna, quest’anno facciamo il bis e vi offriamo un contenitore ancora più ricco di sorprese e temi importanti.

Vi chiediamo subito di estendere l’invito e se possibile di stampare la locandina e affiggerla nei luoghi che più frequentate. Aiutateci a pubblicizzare un evento che più partecipanti vede, più fondi riuscirà a raccogliere per aiutare le donne.

Infatti, da noi non si festeggia sul modello dilagante della sguaiatezza o peggio di spettacoli di dubbio gusto di streap maschile, da noi si sta insieme per divertirsi, discutere, assaggiare gli ottimi piatti portati e preparati da chi partecipa, riflettere, imparare a conoscersi meglio ed aiutare altre donne in difficoltà. Ed infatti anche gli uomini sono benvenuti, anche se consapevoli che la serata sarà completamente al femminile.

Quest’anno la Festa è dedicata a due temi importanti e molto sentiti: uno è la tradizione del matrimonio nei decenni passati. Un pezzo di storia quotidiana e di tradizione che è davvero affascinante riscoprire. In una mostra dal titolo ‘U sposaliziu de ‘na vota‘ che aprirà presso la nostra sede giovedì 8 marzo alle ore 15,00 e rimarrà in esposizione fino a domenica 11 marzo, saranno esposti non solo elementi del corredo, abiti, accessori, foto riguardanti il matrimonio e il corredo dall’800 ad oggi, ma ci sarà anche una simpatica raccolta delle ‘raccomandazioni’ che le mamme facevano alle figlie prima che queste si ‘accasassero’ e sulla scelta del marito-modello. La mostra scaturisce dal lavoro di ricerca fatto da Maria Rosaria Bonacci che sta preparando un libro su Marino e le sue tradizioni e da Maria Grazia Giombetti. All’allestimento ha partecipato anche Patrizia Morgantini.

Inoltre, durante la serata, Perla Del Gobbo e io faremo una serie di letture in marinese proprio sui consigli delle mamme e sicuramente ci sarà da divertirsi. Ovviamente se qualcuno vuole aggiungere materiale di propria memoria, sarà ben accolto. Davvero uno spaccato curioso e sorprendente che vi consiglio di non perdere assolutamente!

L’altro tema è quello della conquista dell’autostima, della conoscenza e della valorizzazione di se stesse, della gestione dello stress e dell’importanza di portare avanti le scelte che le donne fanno, nonostante tutte le difficoltà che incontrano.

Per parlare di questi temi, sotto diversi punti di vista e con differenti situazioni-tipo, avremo dei momenti di approfondimento, riflessione, ma anche di divertimento. Inizieremo con la presentazione del libro di Alessandra PompiliQuando nasce una donna‘, che prende il via con una separazione ed il percorso per riacquistare autostima, con alcune anticipazioni del suo secondo libro che parla del rapporto tra madre e figlia. La presentazione sarà supportata dalla presenza di Daniela Pompili, psicoterapeuta, che potrà anche rispondere alle domande dei presenti, e dalle letture di Perla Del Gobbo.

Dopo aver mangiato le prelibatezze che le signore ci avranno portato, potremo sgranchirci un po’, con l’introduzione che Caterina Mecozzi farà delle Danze Orientali. Ci spiegherà a cosa servono, a livello fisico e psicologico e poi chi vorrà potrà provare anche qualche movimento sulle note delle musiche de Le Mille e una notte.

Infine, un quarto d’ora lo dedicheremo all’introduzione di un incontro che si terrà il 17 marzo in associazione, anch’esso assolutamente gratuito, che presenterà delle tecniche per gestire meglio lo stress, per acquistare autostima e per imparare a valorizzare noi stesse, a cura di Dana Sabine Schuh.

Insomma, ce n’è per tutti i gusti! Anche quest’anno chiederemo un contributo di 5 euro ad ogni partecipante che a fine serata sceglierete a chi devolvere tra 3 progetti per le donne che troverete descritti già qui di seguito. Lo scorso anno abbiamo raccolto 100 euro che avete deciso di devolvere all’Associazione Donne di Cristallo che si occupa dell’assistenza alle donne vittime di violenza. Quest’anno vi proponiamo 2 progetti italiani e uno estero.

Mi raccomando venite e portate le amiche o gli amici, le sorelle, le mamme, le nonne, le figlie, le nipoti, le vicine di casa, insomma, estendete e girate questo invito. 

VI ASPETTIAMO PER UNA GIORNATA ECCEZIONALE, PERCHE’ LE DONNE SONO ECCEZIONALI!

La Festa della Donna è parte della Stagione Culturale 2011-12 patrocinata dal Comune di Marino.

Leggi i dettagli dei progetti proposti per destinare i fondi della serata: PROGETTO 1PROGETTO 2PROGETTO 3

 

Centro LA GINESTRA di Valmontone

Centro di accoglienza per donne e minori in difficoltà
Aperta 24 ore su 24 con centralino di ascolto
Telefono fisso 06 9591187 e per chiamate dai cellulari 335 7688458
Questo servizio è gratuito e Rivolto a donne di Roma e Provincia

Gestito dalla Casa Internazionale delle Donne
e Associazione Ponte Donna
sportellocidd@yahoo.it – cadd.valmontone@libero.it

Da aprile del 2005 la Casa Internazionale delle Donne, insieme all’associazione di donne dei Castelli SOStegno Donna, ha in gestione della struttura di accoglienza per donne in difficoltà con figli/e ‘La Ginestra’ di Valmontone, attraverso Solidea (istituzione di genere della Provincia di Roma). Il progetto ha la durata di due anni.

Nell’ambito del progetto il Consorzio svolge le seguenti funzioni:

• Servizio di ascolto, accoglienza e orientamento al lavoro per donne in difficoltà presso la sede in Via della Lungara 19;

• Consulenze attraverso le associazioni facenti parte del Consorzio: legale, psicologica, ostetrico-ginecologica, di mediazione culturale, attività di supervisione.

• Coordinamento amministrativo e gestionale delle attività;

L’originalità e la ricchezza del progetto risiedono nella sua struttura logistica e ‘politica’: si tratta di un progetto che dà spazio alla sperimentazione, sperimentazione che scaturisce da una lunga esperienza vissuta all’interno della cultura, del sociale e della politica di genere.

Il progetto si articola in due poli: uno a Valmontone presso il Centro ‘La Ginestra’, l’altro a Roma presso la Casa Internazionale delle donne.

Il Consorzio Casa Internazionale delle donne, offre alle donne e alle/ai loro figlie/i un luogo di accoglienza e ascolto dove poter analizzare i propri bisogni e iniziare un percorso di fuoriuscita dalla difficoltà e che le veda al centro delle proprie scelte. La casa fornisce alle donne l’opportunità di usufruire di vari servizi interni, nonché la messa in rete presso le strutture pubbliche e/o private esistenti sul territorio. Per la sua peculiarità, la Casa Internazionale delle Donne offre anche, in qualità di valore aggiunto, una quota in più di cultura, relazione fra donne, attenzione al benessere psico-fisico, solidarietà e intreccio fra culture e vissuti diversi. SOStegno Donna fornisce un centralino aperto 24 ore su 24, uno sportello di accoglienza e di ascolto, non chè ospitalità presso il Centro ‘La Ginestra’ di Valmontone per le donne che ne fanno richiesta. Le sue attività si avvalgono dell’ampia esperienza nella politica di genere, della sua formazione di sostegno alle donne in difficoltà o vittime di violenza e della sua capillare diffusione nella zona dei Castelli romani.

Un filo di comunicazione ininterrotta, telematica, ma anche molto concreta (pulmino), terrà sempre in sinergia i due poli del progetto, trasformando la comunicazione in risorsa, opportunità, valore aggiunto.

Offrire l’opportunità alle donne accolte nel Centro di usufruire dello spazio della Casa Internazionale delle Donne, come luogo di incontro e di scambio, significa offrire loro la possibilità di entrare in un universo femminile che mette in primo piano i diritti e le libertà e fa della solidarietà fra donne un valore fondante. In ultima analisi, significa offrire a donne che hanno vissuto in contesti ristretti, discriminanti, oppressivi, l’opportunità di rompere l’isolamento per aprirsi a un nuovo scenario in cui sviluppare analisi critiche del contesto sociale che hanno abitato e promuovere nuovi progetti personali di crescita e autonomia.
In questo senso il polo di Roma rappresenta una grande opportunità per le donne del progetto che almeno una volta a settimana verranno inserite in uno spazio di interscambio, crescita culturale, sperimentazione, un luogo delle differenze e dell’identità di genere. Al contempo il Centro di Valmontone, con la ricchezza e la bellezza degli spazi di cui dispone, può offrire alle donne accolte dal progetto e in particolar modo a quelle ospitate, una situazione di agio e di comfort, in un clima di collaborazione e solidarietà che ha valore terapeutico.

La costruzione del progetto di sinergia fra i due poli, diversissimi fra loro ma collegati da un’unica ottica di genere, vuol dire affrontare in modo assolutamente innovativo il disagio sociale delle donne in un’ottica di costruzione-ricostruzione non solo degli aspetti personali e/o sociali che hanno determinato la situazione di difficoltà, ma anche di quelli, solo apparentemente marginali, che fanno la differenza nel migliorare la qualità della vita delle donne, con l’obiettivo di dare impulso ad un reale e duraturo processo di autonomia.

PANGEA ONLUS

 

INDIA: PROGETTO DONNE DISABILI 

Area: slum di Rajabazar, Ultadanga, Park Circus – Calcutta

Inizio del progetto: gennaio 2007

Beneficiarie coinvolte dall’inizio del progetto: 720 donne. Sono state coinvolte anche comunità locali in attività di sensibilizzazione. 

Lo scenario

Attualmente in India vivono oltre 20 milioni di disabili (dati del Census of India 2001), di cui il 43% sono donne, che affrontano condizioni particolarmente difficili a causa delle difficoltà di spostamento, della solitudine in cui sono costrette a vivere, e dell’emarginazione di cui sono vittime per via degli impedimenti fisici. 

Il progetto

Negli slum di Calcutta Pangea collabora con AWWD in un programma di sviluppo a favore di donne, ragazze e bambine affette da disabilità fisiche o mentali, per aiutarle a uscire dall’emarginazione e intraprendere un percorso di riabilitazione e inserimento nel tessuto sociale. L’intervento favorisce l’accesso alle cure mediche, agli interventi chirurgici, ai supporti ortopedici e a specifiche terapie riabilitative; promuove la scolarizzazione delle bambine al di sotto dei 14 anni e la formazione professionale e l’accesso al microcredito per le ragazze e le donne che sono in grado di svolgere un’attività; offre un supporto legale per chi ha subito soprusi e violenze; promuove la creazione di una federazione di donne disabili per la promozione dei loro diritti e la loro partecipazione attiva alla vita sociale. 

Il programma prevede inoltre il supporto alle famiglie per l’espletamento delle procedure burocratiche per il riconoscimento e l’accesso ai diritti e alle agevolazioni previste dalla legge e per il miglioramento delle relazioni genitoriali con le proprie figlie. 

Infine, vengono promosse attività di sensibilizzazione e informazione rivolte alle famiglie della comunità, alle istituzioni e alle associazioni, con l’obiettivo di favorire un cambiamento della mentalità e delle attitudini sociali nei confronti delle donne diversamente abili e garantire loro il rispetto, la dignità e il pieno riconoscimento dei propri diritti. 

Il partner locale

AWWD – Associazione per le Donne Disabili, che opera in ambito rurale dal 2002 – nel villaggio di Subhi a nord di Calcutta – e in ambito urbano dal 2007, nella città di Calcutta. 

PANGEA ONLUS

PANGEA PROGETTO ITALIA

Area: Italia

Inizio del progetto: giugno 2008

Beneficiarie coinvolte dall’inizio del progetto: 167 donne assistite dai centri antiviolenza, oltre 600 che hanno ricevuto orientamento o informazioni.

Lo scenario

In Italia, Paese tra gli otto più sviluppati del mondo, la violenza di genere è ancora una piaga che colpisce moltissime donne. La violenza di genere è ritenuta una violazione dei diritti umani dal 1993. Viene perpetrata a livello psicologico, fisico, sessuale, economico e/o attraverso minacce ossessive (stalking); mina l’autostima e l’autonomia della donna, resa debole e incapace di uscire da una situazione di soprusi. 

Nella quasi totalità dei casi le violenze non sono denunciate e il sommerso è quindi elevatissimo. La violenza di genere si compie ovunque e in particolare tra le mura domestiche. 

La prima indagine Istat (2006) riguardante il fenomeno della violenza fisica e sessuale ha stimato in 6 milioni 743 mila il numero delle donne – tra i 16 e i 70 anni – che sono state vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della propria vita.

Malgrado il riconoscimento delle dimensioni preoccupanti del fenomeno e le politiche attuate nell’arco degli ultimi decenni dallo Stato Italiano, le misure messe in atto non sono a oggi ancora sufficienti per affrontare e risolvere il problema.

Il Progetto

pangeaprogettoitalia sostiene il lavoro di realtà che operano da anni per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere e per la tutela, il supporto e il reinserimento nel tessuto socio-economico delle donne che hanno subito violenza.

L’obiettivo va nella direzione del recupero dell’autonomia e dell’autostima della donna, delle relazioni di amicizia e d’affetto positive per vivere una vita serena in ogni suo ambito.

Il progetto sostiene attività e servizi inerenti alla consulenza legale, al sostegno psicologicoe psicoterapico individuale e di gruppo, il supporto a programmi rivolti al recupero di una genitorialità positiva, ovvero al miglioramento del rapporto madre-figlio per le donne e i figli vittime di violenza subita o assistita, e altre azioni inerenti a facilitare il percorso di accoglienza e di supporto delle vittime di violenza.

I centri antiviolenza partner 2011

  • Associazione Biblioteca delle Donne Melusine – centro antiviolenza – L’Aquila
  • Cooperativa Sociale Cerchi d’Acqua Onlus – Milano
  • Centro Donna Lilith – Latina
  • Cooperativa Sociale W.I.N. – Caserta