4/6/14
Una macchia bianca si muove in lontananza nel parcheggio antistante il canile di Modica. Daria, delegata OIPA di Ragusa, si avvicina. E’ un cane che si trascina, terrorizzato. Alla vista di Daria non si ferma, ma scappa tra le auto parcheggiate. Finisce in mezzo ad una radura e la sua fuga termina davanti ad un muretto. Si sdraia sulla schiena in segno di resa: non può oltrepassare il muro, le sue zampe posteriori non ci sono più. Falciate con un taglio netto, al loro posto sono rimasti due monconi di carne viva e sanguinante.
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Scattano immediati i soccorsi. Il cane, battezzato Ulisse, è spaventatissimo, tenta di mordere chiunque si avvicini. Condotto dopo diversi tentativi di recupero presso unaclinica veterinaria, gli viene somministrato d’urgenza un antibiotico per evitare il rischio di setticemia. Di fronte all’ipotesi avanzata dai veterinari di addormentarlo per sempre, Daria sceglie di sostenere Ulisse, donandogli una seconda possibilità. Ulisse è un cucciolone, avrà circa un anno di età. Non si può lasciarlo morire senza tentare almeno di salvargli la vita.
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Durante l’intervento per la rimozione dei monconi, i medici scoprono che Ulisse è pieno di piombini, dal collo fino alla schiena. Sono sotto pelle e, in assenza di rischio, decidono per il momento di lasciarli dove sono per non infierire sul dolore lancinante che deve sopportare. Forse le sue zampe sono state tranciate da un mietitrebbia, e qualcuno ha tentato di finirlo vedendolo in quelle condizioni, senza riuscirci.
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Forse è finito sotto un treno, forse è scappato da chi che ha commesso un’atrocità che nessuno di noi può immaginare, neanche negli incubi peggiori. Al di là delle ipotesi, quello che è certo è che Ulisse è molto spaventato e sta attraversando un momento molto difficile a cui, tuttavia, sembra reagire positivamente. Dopo i primi giorni di degenza post operatoria, quando ancora ringhiava, tentando di mordere chiunque si avvicinasse, sta pian piano acquisendo fiducia nei confronti dei volontari e dei veterinari che lo stanno circondando di affetto. Per la prima volta, qualche giorno fa, ha mangiato dalla mano di Daria e si è lasciato finalmente accarezzare.
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Per l’intervento a cui è stato sottoposto, le cure e le medicazioni che sta seguendo giornalmente, ma soprattutto per dotarlo di un carrellino che consentirà a Ulisse di tornare a camminare, la sezione OIPA di Ragusa lancia un appello a tutti coloro che possano offrire un contributo. Grande o piccolo che sia, permetterà ad Ulisse di riconquistare la sua autonomia, lasciando alle spalle le sofferenze che sta attraversando. Una volta dotato di un carrellino, si cercherà per lui un’adozione speciale. Per informazioni: Daria Daccò, delegata OIPA di Ragusa – Tel. 338 8613107; ragusa@oipa.org
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Io ed i miei figli, Flavio e Luca, abbiamo partecipato per aiutare Ulisse, con 30 euro.
Grazie a Laura, Luca e Flavio!!!!!