Punto a Capo Onlus accetta la sfida dell’Ice Bucket Challenge per la ricerca contro la SLA

Punto a Capo Onlus accetta la sfida dell’Ice Bucket Challenge per la ricerca contro la SLA

2 Settembre 2014 0 Di puntoacapo

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Ecco la nostra donazione

Ecco la nostra donazione

L’avrete visto dai principali social network, è stata la ‘moda’ dell’estate, ma per una volta è servita a scopi ben più seri. Stiamo parlando della ICE BUCKET CHALLENGE, letteralmente LA SFIDA DEL SECCHIO GELATO. Si tratta di una divertente sfida a gettarsi addosso un secchio d’acqua e a riprendersi con un video, nominando a propria volta altre persone che sono invitate a fare lo stesso. La ‘singolar tenzone’ ha uno scopo importante: raccogliere fondi per la ricerca contro la SLA, una delle malattie più invalidanti e terribili di questi anni.

La Sla (o morbo di Lou Gehrig, malattia di Charcot o malattia dei motoneuroni) è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso che colpisce i neuroni che controllano il movimento. Tra le conseguenze, la perdita della capacità di deglutire, di articolare la parola e di controllare i muscoli scheletrici, con una progressiva paralisi. Secondo le stime dell’Aisla la malattia colpisce circa 6.00 persone in Italia e le sue cause sono sconosciute. Accertarle è uno degli obiettivi della ricerca.

Quindi, va bene la doccia gelata, ma tutti sono invitati a donare, che è la cosa più importante.

La sfida sui social ha avuto un’incredibile fortuna se l’hanno lanciata ed accettata tantissimi personaggi famosi del cinema, della musica, della tv e della politica, oltre a migliaia di persone ‘normali’. Ancor più, nonostante le critiche inutili di chi evidentemente ha poco da fare durante il giorno, la sfida ha portato ad una raccolta straordinaria di fondi per la ricerca. La ALS, l’Associazione americana, ha comunicato di aver ricevuto più di 70 milioni di dollari di donazioni in un mese, grazie al simpatico gioco, una cifra incredibile, se pensate che normalmente, con tutti gli sforzi e le campagne mirate, al massimo la ALS riusciva a racimolare 2,5 milioni al mese.

Anche in Italia la campagna di sensibilizzazione ha funzionato e l’AISLA, l’Associazione italiana, in soli due giorni ha avuto più di 200.000 euro di donazioni, giusto per fare un esempio.

Noi, evitando accuratamente la doccia gelata, abbiamo comunque risposto alla sfida e abbiamo fatto la nostra donazione di 50,00€. Abbiamo invitato, sempre tramite Facebook, i nostri soci ed amici a donare e molti l’hanno fatto. Se non l’avete ancora fatto, il tempo c’è sempre.

Sul sito dell’AISLA: http://www.aisla.it/ trovate tutte le informazioni per farlo.

Vi lasciamo con il video che abbiamo amato di più. Non è il video di un cantante o di un attore, ma di un ragazzo simpaticissimo che ha avuto la nonna, ora ha la mamma e sa già che anche a lui toccherà questa terribile malattia.

E’ un video divertente, ma anche profondamente toccante. Guardatelo tutto, fino in fondo. Troverete i sottotitoli in italiano.

E’ la migliore testimonianza, secondo noi, di quello che significa vivere con la consapevolezza della ‘spada di Damocle’ sulla testa di una malattia che non ha cura.

Non c’è niente di più sincero, profondo e forte di questo ragazzo che dice tra le lacrime “Ho paura.” Aiutiamolo ad illuminare il buio della paura con la luce della speranza: donate.

Nel filmato le lacrime di Anthony sono dirompenti e con la voce rotta dal pianto: “Se avessi semplicemente fatto una doccia gelata, non sarebbe servito a nulla. La SLA è così spaventosa, non ne avete idea”. Sul sito http://www.youcaring.com/medical-fundraiser/for-anthony-with-love/133001 è addirittura possibile fare delle donazioni personalizzate per Anthony che ha in progetto quello di sposare la sua fidanzata.