
Il 2 dicembre presentazione del libro di Andrea Maori COSTUMI PROIBITI
8 Novembre 2017Hits: 44
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Parte con un appuntamento d’eccezione il Progetto DONNA: UNA STRADA IN SALITA (i cui dettagli potete leggere qui) che Punto a Capo Onlus mette in campo quest’anno per il sociale e che avrà un percorso che inizierà il 25 novembre e si concluderà l’8 marzo.
Inauguriamo questo percorso sulla donna, ospitando ANDREA MAORI e il suo libro COSTUMI PROIBITI, in una presentazione introdotta da Francesca Marrucci, alla quale interverrà l’Autore, che si terrà SABATO 2 DICEMBRE alle ore 18,00 presso la nostra sede di Corso Trieste, 45 a Marino.
Andrea Maori è saggista, collaboratore dell’Archivio audio-video di Radio Radicale e si occupa da anni di storia politica del Novecento. Con il supporto costante di fonti archivistiche, pubblica le sua ricerche sugli effetti del controllo di polizia sulla società italiana, in particolare minoranze politiche, religiose e sociali.
Questa volta la ricerca ha toccato uno dei temi più interessanti della storia dell’Italia contemporanea: in che modo sono cambiati i costumi degli italiani, ma in particolare delle italiane, dalla Prima Guerra Mondiale in poi.
Dopo la Grande Guerra, il Paese si sta trasformando e anche i costumi cambiano, ma in agguato c’è la censura che molto si applica nello stabilire regole relative al corpo, primo terreno di battaglia dell’attività dei moralisti.
In stretto connubio con il potere politico, l’Italia clericale ha il sopravvento: si trattava dunque di stabilire cosa fosse consono o meno, quanta pelle si dovesse scoprire, quante le lunghezze accettabili. La libertà dei costumi, diventata poi sessuale, era di là da venire. Come stenta anche oggi ad affermarsi, se è vero che l’Italia è una delle poche nazioni in Europa a non disporre ancora di una normativa sulla pratica del naturismo.
In questo gustoso e documentato libro, l’autore ripercorre con sagacia e intelligenza l’arduo percorso tra morale e immorale, tra lecito e illecito, tra accettato per forza e accettato per convenienze economiche. Per infine convenire che la libertà è un concetto raramente rispettato.
Ringraziamo la socia Valentina Pietrosanti per averci proposto l’evento.
L’ingresso è libero e gratuito.